Come aiutare una ragazza nigeriana che si prostituisce
Riceviamo spesso richieste del tipo "Sono fidanzato, sono innamorato, amico di una ragazza nigeriana che però si prostituisce, vorrei toglierla dalla strada. Cosa posso fare ??"
Lo
dico
da ex,
(anch'io sono stata una di loro)
lo dico per l'esperienza che ho acquisto in questi ultimi anni. Premesso che l'obiettivo di ogni ragazza è
quello di ottenere i documenti e di pagare il debito, e che quindi, nello stato di "prigionia" in cui si
trovano per queste ragazze ogni mezzo è lecito per "prendere" soldi dall'innamorato di turno. Quindi
ripeto, fate attenzione.
Regole
di
base
per un vero e corretto aiuto, se si vuole davvero togliere dalla strada queste ragazze
- La ragazza deve volontariamente farsi ascoltare da un'associazione apposita (Caritas o altro), o centro di ascolto. In ogni città c'è una sede provinciale della Caritas, la quale quasi sempre ha anche un apposito ufficio dedicato ai problemi dell'immigrazione. Caritas e associazioni hanno anche un ufficio legale che può seguire le ragazze per il disbrigo delle pratiche necessarie.
- La ragazza "deve" accettare il distacco, ovvero vivere in un alloggio protetto senza mai più avere contatti con la sua mamam o i suoi sfruttatori.
- Queste ragazze hanno tutte bisogno di documenti in regola, assistenza legale e soprattutto psicologica. Non lasciatevi mai ingannare dal fatto che magari è in attesa di una risposta per l'asilo (per le ragazze nigeriane che arrivano dalla regione di Benin City, stante all'attuale legislazione, è quasi matematico il diniego alla protezione internazionale)
- Molto bene se una ragazza è disposta anche a denunciare (con atto formale) la sua "sfruttatrice" e i suoi sfruttatori.
Evitate sempre di cercare di aiutare una "ragazza sfruttata" da soli e senza l'aiuto di chi, in questo campo ci lavora da anni. Nel percorso di
emancipazione di una ragazza sfruttata rientrano aspetti particolari e specifici che non devono in alcun modo
essere sottovalutati come, l'aspetto psicologico,
l'aspetto legale (legato
allo status di clandestinità ), il pericolo degli sfruttatori (ci sono stati casi di
ragazze seviziate o addirittura uccise solo perché volevano farsi aiutare).
Ed infine c'è l'aspetto dell'integrazione,
come imparare la lingua italiana, l'introduzione al mondo del lavoro (regolare), e quindi
all'indipendenza economica della ragazza.
Non si risolve tutto solo con il denaro o con quello di offrire alla ragazza
un alloggio (se la ragazza continua a prostituirsi, chi
le ha offerto un alloggio rischia seriamente l'accusa di "sfruttamento")
Affidarsi
ad
Associazioni e Caritas è .. indispensabile
Ovviamente non tutte le ragazze sono uguali,
ognuna ha il suo carattere e le sue paure, ma io diffiderei di quelle che, approfittando dell'innamorato di
turno, chiedono in continuazione soldi ma continuano comunque a prostituirsi. Al 100% resterete (prima
o poi) "fregati"
A
questo proposito rimando ad un articolo che scrissi proprio su questo argomento
"Le nigeriane, croce e delizia
degli italiani"
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Leggi qui -
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Un'altra
lettura
molto interessante è la storia di un italiano, ex-cliente di una ragazza nigeriana, che di
quell'esperienza ha scritto un libro "Quell'africana che non parla nemmeno bene l'italiano". Oggi quel
ragazzo, che si chiama Alberto Mossino, e quella ragazza nigeriana hanno fondato il Piam Onlus Asti una associazione per ragazze sfruttate.
Questo
è
un articolo informativo di base, solo regole preventive per evitare delusioni personali. Non
pretende di essere la "regola assoluta", ma è solo un modo per indicare la via più corretta. Per altre informazioni più personali scriveteci al seguente indirizzo e-mail > Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. < Indicare sempre la vostra città , l'eventuale recapito telefonico della ragazza che ci state segnalando (se necessario la contatteremo di persona), il suo status "giuridico" attuale (se senza documenti, o in attesa di esito della domanda di rifugiato, ecc.. ) ed altre informazioni utili |
Edizione
2017 (ovvero
la
mia storia personale)