Maris Cronologia Essenziale
1974 | Maris Davis nasce a Freetown il 2 di luglio. Lei stessa, nigeriana, raccontò il mistero della sua nascita in Sierra Leone - qui - | |
1994 | Benin City (Nigeria) termina gli studi e prende il diploma di secondo grado. | |
1995 | In aprile l’arrivo in Italia. Prima città
Torino, dove viene violentata e
costretta dalla sua prima mamam a prostituirsi. "Mi violentarono, e fu terribile" - qui - |
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1997 | Udine. Dopo due anni di schiavitù decide di denunciare i suoi sfruttatori. Ottiene i documenti e si iscrive all’Università della città, facoltà di Informatica. | |
1998 | Continua a frequentare con profitto le lezioni presso l’Università di Udine superando brillantemente tutti gli esami previsti. | |
1999 | Udine. Un giorno di maggio viene rapita mentre si reca all’Università da nigeriani che la portano subito a Girona, in Spagna. La sua assenza da Udine venne notata negli ambienti da lei frequentati ma tutti pensarono ad una fuga volontaria (visto il suo passato) e quindi nessuno denunciò la sua scomparsa. Le circostanze del suo rapimento vennero chiarite solo alcuni anni dopo. | |
1999 2003 |
Quattro
anni di violenze e di segregazione che nemmeno Maris ha
mai voluto raccontare nel dettaglio.
Ecco le uniche frasi che lei stessa scrisse nelle sue memorie. “Non voglio ricordare, ma .. La differenza con l’Italia, è stata quella che in Spagna, anziché la strada, c’erano i night club, le feste private, le case dei clienti, e così via. E poi anche le donne, i filmini, mi facevano fare le cose più odiose perché sapevano che in Italia avevo fatto delle denunce. Non potevo uscire in strada (sola), ma dovevo lavorare esclusivamente in posti chiusi dove ero più facilmente controllata” |
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2003 | Ottobre, viene liberata e abbandonata,
ammalata e febbricitante, nella stazione di Atocha a Madrid.
Va a vivere con un’amica ad Alcalà de
Henares, una
cittadina della cintura urbana di Madrid. Ecco
un
suo scritto. "Quando ero nel buio delle tenebre" - qui - |
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2004 | Marzo, scampa agli attentati di
matrice islamica che a Madrid provocano quasi 200 morti e più
di duemila feriti. Un episodio che ricordò lei stessa in un
articolo apparso nel suo blog a dieci anni da quei fatti. "11-M Marid, Atocha 11 marzo 2004. Io c’ero" - qui - Agosto, rivede quello che sarà il suo futuro marito, Florindo, un friulano arrivato in Spagna proprio per aiutarla e che aveva già conosciuto 5 anni prima a Udine. In ottobre va a vivere nella nuova abitazione a Parla, una cittadina a 20 chilometri a sud di Madrid. |
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2005 | Durante l’estate subisce una delicata operazione all’utero che le impedirà per sempre di diventare mamma. Nel frattempo prosegue la collaborazione con le autorità spagnole e il consolato italiano per la ricostruzione della sua vicenda personale, l'acquisizione dei documenti personali e la denuncia ai suoi ex-sfruttatatori. | |
2006 | Ottobre, si sposa e circa due mesi dopo rientra finalmente in Italia. | |
2007 | Riprende gli studi universitari e a novembre discute la sua tesi presso l'Università di Udine ottenendo così la laurea triennale in informatica. | |
2008 | Agosto.
Dopo 13 anni torna in Nigeria, a Benin
City, da sua madre. Ottobre. A Udine apre un laboratorio di sartoria con l’insegna “Stylish Plaza” dove confeziona abiti tipici della Nigeria e commercia stoffe tradizionali dell’Africa. Il suo negozio diventa ben presto un punto di ritrovo per tutta la comunità nigeriana di Udine, e non solo di Udine. Assieme ad altre amiche nigeriane di Udine fonda Friends of Africa, un’associazione che ha lo scopo di sostenere un orfanotrofio nella sua città di origine, Benin City. |
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2009 | Ottiene la cittadinanza italiana. | |
2010 | Si ammala piuttosto seriamente e i medici le consigliano assoluto riposo. È costretta a chiudere il laboratorio di sartoria ormai ben avviato e decide di passare alcuni mesi a Toronto, in Canada, dove vive una sorella. Dopo una riflessione seria e condivisa (con il marito) decide di rendere pubblica la sua vicenda personale di schiava sessuale, e ad agosto affida ad internet un libretto dal titolo Parlo di me (Senza paura) .. Un libretto di sole sette pagine me che suscita molto interesse e viene ripreso da diverse riviste on-line e blogger. | |
2011 | Tornata in Italia (dal Canada), inizia a scrivere articoli
sull'Africa, sui problemi del continente africano e della sua
Nigeria, ma soprattutto si occupa delle "Ragazze
di Benin City", le
ragazze nigeriane schiave sessuali in Italia. Sfrutta la sua abilità con internet e si attiva con successo sui social, in particolare su facebook, per diffondere i suoi articoli e le sue pubblicazioni. Apre un sito internet (questo) e un blog, ancora oggi molto visitati. |
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2012 | Febbraio. Esce il libro "Spezzare
le Catene"
edito da Rizzoli e scritto da Suor Eugenia Bonetti. Nel libro
viene raccontata brevemente anche la storia di Maris. Fonda Foundation for Africa, una struttura che si dedica principalmente alla divulgazione e alla sensibilizzazione di problemi specifici del continente africano. |
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2017 | Viene pubblicata la seconda edizione del libro che racconta storia di Maris, Parlo di me (Senza paura), un volume di 92 pagine arrichito con foto, documenti inediti e nuovi racconti autobiografici che Maris stessa ha scritto in questi ultimi anni. | |
Attualmente è attiva nel volontariato, si adopera come mediatrice culturale per aiutare ragazze nigeriane in difficoltà, pubblica articoli divulgativi sulla Africa e tematiche sociali contribuendo ad informare sui problemi legati al contrasto della Mafia Nigeriana. A causa delle sue denunce e della sua attività di contrasto alla "mafia nigeriana" ora vive in regime di semi-protezione. |