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Arrestato Boss della Mafia Nigeriana. Indagini della Questura di Trieste

Coinvolte diverse città. Udine e Vicenza gli snodi principali dello smercio.

Arrestato Boss della Mafia Nigeriana. Indagini della Questura di Trieste

Il trafficante è stato ammanettato dagli uomini della Squadra Mobile della Questura di Trieste. In circa nove mesi sequestrati poco più di 310 chilogrammi di marijuana. Coinvolte le città di Torino, Genova, Pisa, Padova e Treviso. Udine e Vicenza come snodo dei traffici

Nella mattina del 24 maggio, presso la sua abitazione romana, gli agenti della Squadra Mobile di Trieste hanno arrestato un cittadino di origine nigeriana (34enne, N.B. le sue inziali) a capo di un, capillare traffico di marijuana che, tra il mese di ottobre del 2018 e il maggio di quest'anno, ha gestito il rifornimento di diverse "piazze" di spaccio in tutto il nord Italia. Durante questo periodo, le attività investigative dirette dalla Procura della Repubblica del capoluogo del Friuli Venezia Giulia hanno portato al sequestro di 311 chilogrammi di sostanza stupefacente tra le città di Torino, Genova, Pisa, Trieste, Vicenza, Udine e Treviso.

L'obiettivo della Procura di Trieste: ricostruire la catena
Le indagini sono partite da Trieste dopo le attività investigative che avevano portato, nella zona tra il Silos, piazza Libertà e via Udine, a diversi sequestri di modiche quantità di marijuana. Da qui l'intenzione da parte della Procura guidata da Carlo Mastelloni di seguire le diverse tracce e ricostruire la catena dei fornitori.

Obiettivo delle indagini è stato quello relativo al far luce sulle modalità di arrivo della droga e soprattutto "sui diversi canali di approvvigionamento". Le indagini, dopo prime iniziali difficoltà, hanno permesso di mettere assieme più tasselli e individuare sia i fornitori che per l'appunto lo spacciatore nigeriano residente a Roma.

Il traffico di droga. Ecco come funzionava
L'arrestato faceva affidamento sui corrieri che si recavano a Roma e, spostandosi verso le città del nord Italia in treno o in macchina, consegnavano la marijuana a delle "cellule" presenti nelle diverse località. Questo ha permesso di ricostruire il tragitto e sequestrare, di volta in volta, ingenti quantitativi di stupefacente. Tra i sequestri più rilevanti quello dello scorso 31 marzo a Torino dove gli agenti della Mobile di Trieste e del capoluogo piemontese hanno sequestrato oltre 50 chilogrammi di marijuana destinati allo spaccio locale. In questa occasione sono state arrestate tre persone, due di esse di origine nigeriana.

Il 4 aprile scorso a Genova la Polizia ha arrestato un cittadino albanese accusato di aver trasportato ulteriori 50 chilogrammi di marijuana destinati ad un cittadino nigeriano anch'egli arrestato, circa un mese dopo, per la detenzione di oltre 10 chili di droga. Anche in questo caso, secondo gli inquirenti, il mandante è sempre N.B.

Tra i mesi di marzo e maggio di quest'anno, gli agenti della Mobile di Trieste hanno messo a segno alcuni "colpi" importanti nei confronti del traffico di droga nel nord Italia. Il supporto delle Mobili di competenza e della Polizia Ferroviaria, ha portato all'arresto di 13 corrieri stranieri a Udine (11 nigeriani, un albanese e un cittadino di origine ghanese) e al conseguente sequestro di poco meno di 206 chilogrammi di marijuana.

Udine e Vicenza come nuovi snodi della droga nigeriana
Durante l'attività investigativa si è accertato anche lo spostamento del centro di spaccio dalla zona della stazione centrale di Trieste a quella di Udine. L'arresto dei 13 corrieri proprio nel capoluogo friulano certifica l'importanza della piazza di Udine che, ormai, è diventata un vero e proprio snodo del traffico di stupefacenti. La zona della stazione udinese nel corso degli ultimi mesi è stato protagonista di diverse operazioni antidroga.

Un'inchiesta recente della questura di Udine che aveva piazzato in Borgo Stazione diverse telecamere nascoste, ha portato all'arresto di decine di spacciatori, al sequestro di droga e alla chiusura di locali centri di spaccio. Un'inchiesta che è stata ripresa anche dalla stampa nazionale.

Anche a Vicenza è stato documentato come "il dinamismo con cui i corrieri si muovono è reale e permette una facilità di movimento degli stessi soggetti che comprano, vendono e operano sul territorio anche in relazione ad uno spaccio locale". È stato documentato tra l'altro come parte della marijuana fosse destinata anche a richiedenti asilo, un po' come avveniva nella zona della stazione centrale di Trieste. Nella città berica la Mobile ha messo sotto sequestro ben 15 chilogrammi di marijuana.

Gli altri sequestri a Pisa, Padova e Treviso
Nella città tirrenica il quantitativo di marijuana sequestrato è stato di oltre 3 chilogrammi, quantità pressoché equivalente rispetto a quella sequestrata a Treviso (3,2 chilogrammi). È Padova in Veneto lo snodo di spaccio più importante. Nella città del santo infatti sono stati sequestrati circa 69 chilogrammi di stupefacente in cinque diverse operazioni antidroga.

I 311 chilogrammi avrebbero fruttato circa 3 milioni di euro
L'operazione antidroga volta a smantellare il traffico di marijuana nel nord Italia, per numero di arrestati e quantità di stupefacenti sequestrata, è la più cospicua tra quelle diretta dalla Procura di Trieste negli ultimi due anni. Secondo la Questura di Trieste il traffico gestito dalla criminalità nigeriana nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia non avrebbe contatti con l'attività mafiosa della penisola italiana, non come invece appurato da altri filoni investigativi e comunque dato dal fatto che il traffico di marijuana rappresenta una fonte meno redditizia rispetto ad altri stupefacenti.

Se si considera infatti che la marijuana può arrivare fino a circa 10 euro al grammo la proiezione economica sul sequestro dei circa 311 chilogrammi avrebbe fruttato, ai trafficanti, poco più di tre milioni di euro.

L'arresto del 24 maggio nella capitale è importante
Il 34enne (N.B. le sue iniziali) noto alle forze dell'ordine in virtù della pena che stava scontando agli arresti domiciliari per reati analoghi, è stato fermato all'interno della sua abitazione nel quartiere della Borghesiana da dove aveva appena fatto partire l'ennesimo corriere in direzione Genova. Il cittadino nigeriano aveva consegnato un borsone con sei chili di marijuana ad un corriere che è stato intercettato e arrestato alla stazione Principe del capoluogo ligure.

Come ha potuto un nigeriano agli arresti domiciliari gestire un traffico di droga così imponente sarà la risposta da cercare proseguendo l'indagine che di certo non si è fermata con questo arresto, seppur importante.

Questo ultimo carico è stato fatale al trafficante. Il PM titolare del fascicolo è Federico Frezza mentre il Giudice per le Indagini Preliminari è Giorgio Nicoli del Tribunale di Trieste.
(Vicenza Today)




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