Tra bugie e bluff di un governo insopportabilmente razzista
A
questo punto non si può più dare la colpa ad un
solo ministro, pur rude, maleducato, insopportabile, ma
a tutto il così detto governo del cambiamento,
primo ministro compreso, messo lì come un cagnolino
bastonato a guardia di due forze politiche che, pur odiandosi,
governano insieme.
Come
sia possibile che questa Italia
che si è sempre definita accogliente, rispettosa dei
diritti, paladina dell'uguaglianza, della democrazia, della
libertà, sia
caduta così in basso,
che abbia permesso ad un governo così di
prendere in mano delle istituzioni democratiche.
A
ben guardare però non sono stati gli italiani a volerlo
proprio così, il
governo. Durante la campagna elettorale se le
davano di santa ragione. Il M5S, in cerca dei voti
del Sud, prometteva "redditi di cittadinanza"
regalati a piene mani, e la Lega (ex-Nord)
che aveva firmato un contratto elettorale (poi tradito)
con altre forze politiche. I pentastellati non sono da soli riusciti a
prendere il potere, ecco allora venire in soccorso la Lega di Salvini
che non era riuscita nemmeno a prendere gli stessi voti di un Partito
Democratico disastrato, ma ora si permettono di fare la voce grossa
contro i poveri del mondo per un puro e semplice calcolo politico.
E così ecco
l'ennesimo contratto pur di governaretra
un compromesso e l'altro, tra mediazioni
sull'economia con l'Unione Europea, continui litigi tra di loro, tra bugie e bluff quotidiani
propinati a piene mani,
e un certo Giuseppe Conte messo lì a fare da cane da guardia.
Solo
per il potere, non per il bene degli italiani
Un governo che ogni giorno
prende in giro gli italiani raccontando bugie, mezze verità, sui
migranti, sull'economia, sulle stesse promesse elettorali, che "è
sempre colpa di chi c'era prima", che aizza le folle
plaudenti tutti i giorni sui social, con video e post a dir poco
imbarazzanti.
Quello
che però fa più paura è il silenzio
dei buoni italiani, degli onesti e rispettosi, che sicuramente sono
tanti ma ancora tacciono nonostante questa indecenza istituzionale a
cui viene sottoposto il "Bel Paese"
Non
ho paura della cattiveria dei malvagi, ma del silenzio degli onesti
(Martin Luther King)
|
Probabilmente
"loro", quelli del governo del
cambiamento, pensano davvero, anzi ne sono
convinti, che il popolo italiano sia composto, per
la stragrande maggioranza, da ignoranti, distratti e creduloni.
Ma
davanti a questa convinzione dei due vice presidenti del Consiglio,
a prescindere dal fatto che possano avere ragione oppure no,
è obbligatorio ribattere con tutta la forza possibile
perché, in assenza di un pur minimo contraddittorio, anche
le bugie più irreali, i bluff più evidenti,
possono assumere fantomatici contorni di plausibilità.
Per
capirlo, basta prendere in esame le ultime frasi alle quali
Salvini e Di Maio hanno deciso di far dare più risalto
possibile ai più obbedienti tra giornali, TV, radio e siti
web.
Salvini, cercando di difendersi
dalle accuse di razzismo e disumanità riportate in primo
piano dalla rivolta dei sindaci contro il sedicente “Decreto
sicurezza”, dopo aver
accusato i sindaci stessi di “tradimento”, ha detto:
«È
una legge che si deve applicare perché pienamente
costituzionale: è stata firmata dal Presidente della
Repubblica»
Il
sistema è collaudato
Per infinocchiare i
distratti basta dire una cosa reale e infarcirla e coprirla di
falsità, oppure ricordarne
soltanto una parte cancellando e nascondendo tutto quello che non fa
comodo perché finirebbe per sgretolare le certezze che si
vogliono trasmettere.
E
quella frase di Salvini è un esempio chiarissimo. È
vero che Mattarella ha firmato la legge, ma è altrettanto
vero che il "ministro della paura" ha taciuto molte
altre realtà. Intanto il Presidente può
rifiutarsi di firmare soltanto se ci sono incontrovertibili elementi di
incostituzionalità; se, invece, ci sono dei
dubbi, per quanto forti e fondati, l’obbligo, anche per
rispetto della diversità e separazione dei ruoli,
è quello di permettere che la legge entri in vigore,
lasciando poi alla Corte Costituzionale il compito di risolvere i dubbi
di congruenza con la Carta fondamentale.
Altrimenti
che ci starebbe a fare la Corte Costituzionale se davvero il
Presidente della Repubblica fosse l'unico e il solo argine
"costituzionale" di tutte le leggi emanate dal Parlamento.
Salvini
tace anche il fatto che l’iter di questa legge è
stato molto tormentatocon un testo che ha
fatto avanti e indietro tra il Quirinale e il Viminale,
per un numero di volte talmente alto che si è finito per
perderne il conto, sempre con richieste, da parte di Mattarella, di
correzioni di passaggi costituzionalmente inaccettabili e, di ritorno,
con correzioni, sempre insufficienti, da parte di Salvini che, a denti
stretti, cercava di ottenere una firma a qualsiasi costo.
E,
ovviamente, il ministro degli Interni, che almeno per una volta
potrebbe travestirsi con una felpa del Ministero degli Interni e non
con quella del rabbioso del web, non fa notare che la bocciatura di una
legge da parte della Consulta non corrisponderebbe in alcun modo a una
sconfessione dell’autorità presidenziale. Tanto
è vero che nella vita della Repubblica sono state tantissime
le leggi dichiarate parzialmente o totalmente incostituzionali, ma
nessuno si è mai sognato di chiedere, per questo, le
dimissioni del Presidente della Repubblica.
Migranti
Sullo
stesso tema dei migranti, e
nella fattispecie sul
rifiuto di far approdare le navi con a bordo 49 naufraghi nei porti
italiani, è la dichiarazione di Di
Maio che, pur di non dover lasciare quel posto comodo su cui si
è assiso è dispostissimo a tradire tutto quello
che aveva affermato in campagna elettorale.
Questa volta, non sapendo cosa dire di
intelligente, ha
preferito ripararsi nell'assurdo. Sulla vicenda dei
naufraghi che non possono scendere a terra, ha detto: «Abbiamo
dato una lezione all’Europa» lasciando ai
più abili decifratori e solutori di rebus il compito di
capire di quale lezione stia parlando.
La
prima ipotesi potrebbe essere quella di riferirsi a una lezione di
inumana intransigenza salviniana, ma questa ipotesi non
è molto accreditata, visto che Di Maio ha proposto di far
sbarcare le donne e i bambini.
Allora
potrebbe essere una lezione di insensibile disumanità
un po’ diversa, stante
il fatto che propone di dividere famiglie già
sofferenti e indebolite dal fatto di aver dovuto abbandonare la propria
terra e di aver corso rischi altissimi pur di fuggire insieme per,
sempre insieme, costruire una nuova vita.
Ma
anche questa ipotesi appare difficilmente sostenibile, visto
che sia i diretti interessati, sia tutte le organizzazioni umanitarie,
sia la Chiesa, sia i normali cittadini non "ammaliati",
hanno subito obiettato che non si può indebolire
ulteriormente i soggetti deboli di una famiglia togliendo loro quello
che, almeno teoricamente, dovrebbe essere il sostegno maggiore.
Altre
ipotesi sono difficili da individuare, pur addentrandosi nei
meandri dei ragionamenti di Di Maio, forse un po’ rilassato
dalla vacanza in stazioni sciistiche dove soggiorna con Di Battista e
da dove tuona contro i privilegiati che soggiornano nelle stazioni
sciistiche.
L’unica
via d’uscita è rappresentata proprio dall'assurdo.
Come, del resto, è assurdo che dall'Italia intera non si
alzi un coro di pernacchie, davanti a tentativi di falso e a
sciocchezze simili.
Forse
per alcuni le pernacchie non posseggono quel grado di finezza
necessario per interloquire con gentiluomini come Salvini e Di Maio, ma
almeno una serie di palesi ed espliciti disaccordi sarebbero necessari
per cominciare a uscire da questa nuova maledetta notte della
Repubblica italica.
ti
hanno abbandonato in mare,
ma
una nave ti ha salvato,
e
ora quella nave vaga in un mare senza meta.
Ciao bimbo nel tempo,
la
tua colpa è essere nero,
aver
sofferto, venire dall'Africa.
E
per questo hanno chiuso i porti,
per
non farti sbarcare.
Credono
che tu sia un pericolo,
magari
un pericoloso terrorista,
oppure
uno che ruba il lavoro
agli
italiani.
Ciao bimbo nel tempo,
ti
chiedo scusa per tutta questa sofferenza
che
stai passando per colpa di persone cattive.
Senza
Amore.
Sono
persone cattive, sono razzisti,
e
per questo ti odiano.
Sono
uomini che giurano sul Vangelo,
senza
conoscerlo.
Ciao bimbo nel tempo,
devi
essere forte,
io
per te ci sarò sempre.
|