Le truffe romantiche via facebook. Centinaia di donne coinvolte in Italia, migliaia in tutto il mondo
In inglese si chiama "Romantic Scam", è una truffa di tipo psicologico e affettivo, per questo molto difficile da dimostrare e da perseguire legalmente. Avviene via social, per lo più attraverso facebook.
La
truffa romantica è qualcosa di simile, solo che nell'epoca di
facebook e dei social network si è evoluta, si è
diffusa in tutto il mondo, e alla base della truffa non c'è
più una sola persona ma una vera e propria organizzazione
criminale. Ad oggi possiamo solo sapere che l'80% delle truffe messe a segno
con questo metodo parte dalla Nigeria, ma anche dal Ghana e dalla Costa
d'Avorio.
Di
recente si è scoperto che un'intero villaggio della Nigeria
del Sud, dai bambini alle donne, era coinvolto in questo
tipo di truffa ai danni di donne europee, soprattutto italiane. Via
chat, in un filmato reso pubblico, si vantavano dei soldi accumulati e
sbeffeggiavano le povere donne che ci erano cascate e avevano inviato
loro denaro, tanto denaro.
Come nasce la truffa
È
una delle truffe più vecchie al mondo. Prima
dell’era digitale, i truffatori romantici cercavano le loro
vittime nelle ultime pagine di riviste e giornali dove tuttora, anche
se in via di estinzione, esiste una sezione dedicata agli annunci per
incontri. Nell’era digitale questo sistema di selezione e
adescamento della vittima è stato sostituito con i sistemi
tecnologici di comunicazione che il mondo di internet offre.
La
comunicazione si è così evoluta che oggi siamo in
grado, con un click, di collegarci in pochi secondi con ogni parte del
mondo. Questo risultato ha favorito positivamente ogni
settore professionale, ma contemporaneamente ha dato modo a molti
malintenzionati di sfruttare il web a loro vantaggio rinnovando quindi
non tanto la truffa, ma il mezzo tramite il quale perpetrarla.
Cosi
vediamo il truffatore che crea un falso profilo su un sito internet o
una chat room, selezionando con cura la vittima che deve essere
rigorosamente un cuore solitario, ovvero una persona che vive
isolata dagli altri, che esce da una vita di coppia non soddisfacente,
vedova, divorziata, o mai accompagnata. L’età di
questo target di persone si aggira intorno ai 40 – 65 anni,
comprendendo sia donne che uomini, ed una volta trovata, il truffatore
mette in atto il raggiro amoroso. Fino a questo momento è
difficile quantificare la portata di tale truffa perché chi
la subisce non ne parla per un senso di vergogna, anche se sappiamo che
tramite il web il numero delle vittime di questa truffa assume un
carattere fortemente esponenziale rispetto al sistema precedente.
Come operano gli scammer
I
truffatori operano online con falsi profili su social network come
Facebook, siti di incontri, siti per scambi linguistici, o
chat room; corre voce che i truffatori inizino ad operare anche su
Linkedin.
Tramite i
social network i truffatori entrano in profili di persone comuni, in
genere di bell'aspetto, dai loro profili scaricano le loro foto
personali e usano queste ultime per crearsi un nuovo profilo rubando
così l’identità altrui, uomo o donna
che sia, il più delle volte affermando di essere americani.
Lo
scopo del truffatore è quello di estorcere denaro alla
vittimacoinvolgendola
in una storia d’amore, poco importa se
alla fine di ogni storia vengono infranti sogni e sentimenti della
vittima. Si può affermare che i truffatori sono
bravi in quello che fanno, ricorrono a trucchi psicologici,
utilizzano parole poetiche, inviano regali con lo scopo di affascinare,
adulare, e poi fare cadere nella trappola la persona vulnerabile.
Solitamente
adottano mille scuse per non mostrarsi in web cam. Il
truffatore nella maggior parte dei casi si presenta come una brava
persona che vuole riempire di attenzioni la vittima, dichiara
apertamente di aver trovato l’anima gemella, e che essa non
sarà piú sola, arrivando persino a dichiarare
amore eterno e incondizionato promettendo una vita familiare ricca di
gioie, passione e felicità, e tutto questo fin dai primi
incontri.
Quasi subito
iniziano chiamando la vittima marito o moglie e durante gli incontri
usano termini come baby, my honey, sweetness ecc. Inoltre gli scammer
con tatto pongono molte domande personali soprattutto per quanto
riguarda ciò che vogliono nella vita e poi con abili parole
trasformano i sogni della vittima in realtà, una
realtà chiaramente fatta di parole.
Come funziona nell'epoca di internet
Per
adescare le donne di mezzo mondo vengono creati profili falsi su
facebook con foto vere,
di persone realmente esistenti rubate su facebook. Vengono rubate le
foto del profilo, foto di vita familiare, di vita sociale e lavorativa
dalle quali i truffatori prendono spunto per raccontare storie
credibili o comunque verosimili.
Le persone reali a cui vengono "rubate" le foto sono inconsapevoli, vittime anche loro, e nemmeno si accorgono che le foto che hanno pubblicato nei loro profili facebook vengono usate per scopi illegali e truffaldini.
Ai
ragazzini poi viene poi assegnato il compito di chiedere l'amicizia su
facebook agli account femminili, donne sole, divorziate o
separate. Vengono ricercati i profili che hanno avuto delusioni
d'amore, persone anziane, meglio se vedove, insomma profili
sentimentalmente vulnerabili.
Quando
l'amicizia viene accettata la donna è agganciata, e a questo
punto subentra il vero e proprio truffatore che, con le foto di una
persona reale inizia una relazione. Si finge un ricco medico in
missione umanitaria all'estero, o magari un militare che fa parte di un
contingente ONU in Siria o in Africa, un imprenditore che sta lavorando
all'estero. Un profilo che si adatta alle foto che sono state
rubate su facebook.
Il
profilo "truffaldino" è sempre un persona
benestante,
momentaneamente all'estero che per qualche motivo non può
disporre del suo denaro rimasto nel "fasullo" paese
d'origine che a volte sono gli Stati Uniti, a volte l'Inghilterra, a
volte altri paesi occidentali. Si mette la donna da truffare nelle
condizioni di non poter facilmente controllare le informazioni che le
vengono fornite.
Gioco di squadra
I
truffatori lavorano in squadra e a turni. Hanno un copione da
seguire, proprio come un lavoro di tele-marketing. Questo è
il motivo per cui sentendo le storie delle vittime, le parole usate
dagli scammer per ingannare sono
molto simili in tutte. I capi squadra insegnano agli scammer
che cosa dire e quando dirlo, di solito lavorano in gruppi di sei
persone.
Questo
è il motivo per cui sono sempre sul computer e a volte, si
ha la reale sensazione che si stia parlando con un’altra
persona. Ci possono essere momenti in cui si ha la certezza
che il vostro interlocutore si sia dimenticato di che cosa avete
parlato in precedenza o non riesce a rispondere ad un argomento
menzionato il giorno prima. Può succedere che gli scammer
prendano tempo per rispondervi perché stanno parlando con
altre persone nello stesso momento e in queste occasioni capita molto
spesso che vi inviano per errore risposte riservate ad altri.
Il
truffatore esperto non sempre segue gli schemi prefissati
perché ormai li ha ben metabolizzati e quindi è
in grado di personalizzarli in base al soggetto con cui è in
contatto. Le frasi costruite e le parole usate sono così
manipolate con il solo scopo di conquistare la vittima, e poi farla
cadere nella trappola. Quando si è stabilito un rapporto di
confidenza, inizia la truffa.
Le strategie
Fase Uno
Gli scammer
non si ritraggono dall'usare Dio e la religione in questa truffa, lo
fanno affermando che è Dio o il destino ad aver creato
l’incontro, neppure si astengono dall'usare parole e frasi
che descrivono fedelmente l’atto sessuale con il partner
virtuale e le sensazioni per esso, il tutto con lo scopo di coinvolgere
la vittima in un modo (Dio e la religione) o nell'altro (sesso
virtuale), o con
entrambi, in maniera fortemente intima.
Fase Due
Alcuni
scammer hanno una pazienza infinita, la vittima anche per
più di un anno e poi passano alla richiesta di denaro.
Possono chiedere soldi per diversi motivi e spesso ben poco credibili,
per es. possono chiedere denaro perché devono sottoporsi a
visita medica, oppure per ottenere il visto per espatriare e i costi
del viaggio per raggiungere la persona presa di mira, oppure si trovano
prigionieri nell'albergo in cui risiedono perché hanno avuto
un problema con le loro carte di credito e finché non pagano
il conto non possono ripartire, oppure sono ricoverati in ospedale e
non possono pagare le cure dell’ospedale.
Se si
fingono soldati in missione hanno bisogno di soldi per ritornare a
casa, o forse dicono che hanno bisogno di soldi per telefonare oppure
hanno una cassetta piena di soldi che è alla dogana e che
deve essere pagata una imposta alle autorità
affinché tutte con la piena promessa di restituzione del
denaro alla vittima chiaramente. Una volta ricevuta la somma di denaro
lo scammer sparisce e solo in questo frangente che il malcapitato si
rende conto di essere stato raggirato.
Fase Tre
Quando
il truffatore viene scoperto dalla vittima e ammette il crimine,
la prima cosa che fa è quello di giurare di essere
innamorato della persona raggirata. Molti ci credono.
Da questo momento sebbene sia emersa una così squallida
realtà, la vittima comincia a manifestare dei sentimenti
forti per il truffatore tanto che lui pensa di poter essere in qualche
modo ricambiato. Il truffatore prosegue quindi il suo lavoro per
consolidare l’amore e la fiducia della vittima.
Si passa poi
ad una richiesta concreta invitando la persona ad andare nel suo paese
d’origine. Viene utilizzata questa prima visita per
consolidare ulteriormente il rapporto, il più delle
volte la vittima viene costretta a rimanere in Nigeria contro la
propria volontà.
Vengono
segnalate storie di donne che si sono recate in Nigeria per incontrare
l’uomo della loro vita, con vicende finite in un
sequestro di persona e stupro. Sono veramente poche le
vittime che parlano di quello che gli è veramente accaduto e
quindi per il momento non è possibile verificare
l’esattezza di queste informazioni o conoscere se le stesse
vengano utilizzate come avvertimento.
Il truffatore è paziente e sa aspettare
Nella
prima fase il truffatore scambia con la donna messaggi
romantici, perfino poesie d'amore, ed entra in confidenza. Una fase che
dura anche qualche mese.
Poi
si passa ad una fase successiva e si prova la disponibilità
della donna. Con una scusa si richiede una piccola somma di
denaro, qualche centinaio di euro da inviare in qualche posto in
Africa. Per rendere credibili le "bugie" e
convincere la donna, si coinvolgono altre persone dell'organizzazione
che fanno finta di essere dei parenti, amici o conoscenti in
difficoltà, persone bisognose di aiuto.
Si fa credere alla donna presa di mira che quel denaro sarà restituito non appena il "falso profilo" sarà tornato in patria e rientrato nella disponibilità finanziaria. Si fa credere alla donna che è solo una sfortunata contingenza, che deve essere risolta al più presto ed solo per questo motivo che si chiede aiuto.
A
questo punto il truffatore riesce a capire qual'è il grado
di coinvolgimento sentimentale della donna. In base alle sue
reazioni il truffatore riesce a capire come agire in futuro. Così
si richiedono altre somme di denaro, magari sempre più grandi.
È una vera e propria relazione on-line che dura un anno, a
volte due e più, e in questo arco
di tempo, sempre con scuse, i
truffatori riescono a farsi inviare denaro anche per decine di migliaia
di euro.
Un
donna inglese è stata truffata per 240mila euro,
ma poi con la collaborazione di un giornalista e dopo aver scoperto
dove si trovava l'organizzazione che l'aveva raggirata, si è
recata in Nigeria e ha fatto arrestare tutti. Un gruppo di malfattori
nigeriani che, grazie ai soldi della donna, viveva nel lusso.
Il pericolo aggiunto
Va
sottolineato il fatto che lo scammer
nella fase
uno
della truffa traccia anche una “storia
sessuale” con la vittima, questo per
rendere la relazione più intima, in tale frangente lo scammer
chiede alla vittima di inviargli foto mentre si sta masturbando o di
foto dove la vittima è nuda.
Se lo scammer nella fase due della truffa non
è contento di quanto denaro è riuscito a
estorcere alla vittima ed è in possesso di questo materiale,
inizia un vero e proprio ricatto nei confronti del malcapitato. Lo scammer
minaccia di pubblicare questo foto online e di renderle visibili a
parenti, amici e colleghi di lavoro.
Solo in Italia coinvolte centinaia di donne, ma poche quelle che denunciano
In
una recente trasmissione di "Chi l'ha Visto"
(Rai Tre), sono state intervistate alcune donne "truffate"
e che ora si sono riunite in associazione. 10-12mila euro,
fino a 30-40mila il denaro sottratto in questa
maniera truffaldina, donne che raccontano di come si siano lasciate
coinvolgere sentimentalmente in una relazione on-line per periodi anche
piuttosto lunghi e di come, nel tempo, hanno inviato denaro a queste
persone.
Ma
quelle che hanno denunciato sono davvero poche, si stima che
solo in Italia siano alcune centinaia le donne che sono state truffate
e che, anche ora, in questo momento, stanno intrattenendo una relazione
di questo tipo via facebook.
Una donna salvata dall'impiegata della sua banca
L'impiegata
aveva notato questa cliente e di come in pochi mesi aveva quasi
prosciugato il conto con prelievi anche consistenti. All'ennesimo
prelievo l'impiegata ha avvisato i carabinieri che poi sono riusciti a
convincere la cliente che si trattava di una truffa.
Rese pubbliche oltre 50 foto di profili falsi, ma che rappresentano persone reali
Rese
pubbliche per mettere in guardia le persone, soprattutto
donne, dall'accettare amicizie da quei profili facebook rappresentati
da quelle foto. Rubata anche la foto di Nicola Porro,
giornalista Mediaset. Lui, inconsapevole, avvisato di quello che
accadeva alle sue spalle proprio dalla trasmissione "Chi l'ha
Visto"
Risultati devastanti
Chi
ha dato fiducia alla scammer si sente distruttonon
tanto per la somma di denaro persa, ma
perché tutte le persone che cadono in questa truffa sono
persone bisognose d’amore che si erano fidate dello
scammer e avevano letteralmente perso la testa prima ancora di
incontrare fisicamente l’eventuale futuro partner.
Dopo
che la vittima si è resa conto di essere stata truffata segue,
in genere, un periodo di depressione fortissima
durante il quale non vi è ne la forza ne il coraggio di
farsi aiutare, perché purtroppo viene assalita dalla
vergogna e teme di passare per una persona debole o ingenua.
Questa
rappresenta la fase più delicata perché
il silenzio che sovrasta, se ben umanamente comprensibile,
permetterà il perpetrarsi della truffa consentendo
così ad altre persone innocenti di cadere.
La
migliore arma contro questo crimine è l’educazione.
Maggiore è il numero di persone che vengono educate e
informate su questo tipo di imbroglio, più difficile
sarà per i truffatori trovare altre potenziali vittime.