Le donne e la libertà di mostrare il seno
Maris Davis per la Campagna #FreeTheNipples |
FreeTheNippleè
una campagna per denunciare la disparità con cui le donne
vengono trattate sui social network.
Gli uomini sono liberi di togliersi la maglietta e fotografarsi, senza
timore di vedere la loro foto cancellata dai social. Il seno scoperto delle
donne, invece, rimane ancora un tabù.
Provengo
da una cultura tradizionale,
quella
animista dell'Africa Sub-Sahariana (Nigeria
del Sud)
in
cui il seno simboleggia la "maternità"
ovvero la "fertilità",
e mostrare il seno è assolutamente normale, le donne e le
ragazze lo mostrano, spesso con orgoglio, sia nella vita privata di
tutti i giorni, ma soprattutto nelle feste tradizionali.
Ammetto,
tuttavia, che sempre in Africa nelle società a prevalenza
islamica, le donne e le ragazze sono sempre assolutamente "coperte",
almeno in pubblico.
Tutte
le società hanno i loro tabù
e ciò dipende dal retroterra storico e culturale e quasi
ovunque in occidente il seno femminile è un
tabù perché non viene rappresentato
come il simbolo della fertilità femminile e della
maternità, ma viene associato alla sfera sessuale, e quindi
è una "cosa" da nascondere.
Dal
mio punto di vista non è semplicemente una questione di
simboli,
maternità o sessualità,
ma è anche una questione di discriminazione di genere.
Perché i maschi possono mostrare il loro petto "villoso"
mentre le donne creano scandalo se mostrano le loro "tette"
?? E
per di più motivo di "reprimende" severe
se poi il seno nudo femminile viene mostrato nei social network ??
Il
movimento "FreeTheNipple"
rivendica il diritto delle donne ad avere il controllo del proprio corpo.
È nato da circa un anno, ma è diventato celebre
quando Adda
Þóreyjardóttir
Smáradóttir, una ragazza islandese di
diciassette anni ha pubblicato una foto del suo seno, per promuovere
una campagna femminista a scuola.
A
quel punto è stata derisa dagli altri ragazzi.
Un suo compagno ha pubblicato una foto a petto nudo per prenderla in
giro e lei ha risposto, a sua volta, postando su Twitter l'immagine del
suo seno in segno di protesta.
A
causa del gesto, la ragazza è divenuta bersaglio di commenti
misogini (sentimenti
di avversione e di odio verso le donne).
Per sostenerla, molte altre donne islandesi l’hanno imitata,
in un atto di ribellione contro l'accostamento del corpo femminile al
sesso.
"Per
me si tratta di mostrarsi nel modo in cui si vuole. È solo
una parte del corpo. I ragazzi hanno seni e capezzoli e va bene che
loro li mostrino. Lo stesso dovrebbe applicarsi alle donne
perché anche loro hanno seni e capezzoli"
Le
foto di adesione alla campagna, pubblicate su Instagram, Facebook e
Twitter, sono diventate centinaia. Anche alcune cantanti e attrici
hanno partecipato, e la campagna si sta allargando a tutta l'Europa.
Quasi
due anni fa,
quasi per scherzo, scrissi l'articolo "Alla mia danzatrice nuda",
ispirato ad un canto della tradizione animista del popolo Igbo, in cui
si esalta proprio il seno femminile in chiave di preghiera al divino "Sei
il verbo dell'iniziato, idea del tutto ai piedi dell'albero guardiano".
Ricordo che all'epoca ricevetti molti commenti, alcuni ironici, altri
compiacenti, ma comunque solo in pochissimi avevano capito il "vero"
simbolismo di ciò che rappresenta davvero il seno femminile
nella cultura tradizionale africana.
La
campagna FreeTheNipple non fa
altro che dire tutto ciò che anch'io ho sempre sostenuto, e
quindi aderisco pienamente pubblicando proprio qui le foto con il mio
seno
"Libertà
alle donne di mostrare il proprio seno ovunque, anche nei Social"
Free
the Nipple