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Makoko, la Venezia Nera della Nigeria

Scritto da Maris Davis Joseph.

Makoko, Lagos (Nigeria)

Makoko, Lagos (Nigeria)

Makoko, chiamata anche la "Venezia Nera della Nigeria", è un villaggio costruito su palafitte nel mare che bagna la periferia di Lagos.

Lagos, la capitale economica della Nigeria e fino a qualche anno fa anche la capitale amministrativa, con i suoi 12 milioni di abitanti è la seconda megalopoli dell'Africa (dopo Il Cairo).

Makoko, una bidonville abitata da un numero imprecisato di profughi provenienti dal Benin. Mancando di un censimento ufficiale, si calcola che il numero dei suoi abitanti sia da 100 mila a 500 mila. È anche l'unico luogo della Nigeria dove si parla francese (la lingua ufficiale del Benin). Infatti i suoi abitanti sono prevalentemente profughi provenienti dal vicino Benin che pensavano di trovare migliori condizioni di vita.

La costruzione di Makoko iniziò verso la fine degli anni '80 quando in Benin iniziò un periodo interno di turbolenza politica.Fin dall'indipendenza, nel 1960, il potere in Benin fu preso da Mathieu Kérékou che instaurò un regime marxista ma alla fine degli anni '80 cercò di ripristinare la democrazia. Alle elezioni del 1991 fu però sconfitto, da allora cercò in tutti i modi di riprendersi il potere, facendo precipitare il Paese africano in un lungo periodo di instabilità che fece sprofondare il Benin e i suoi abitanti nella miseria. Così iniziò la fuga della popolazione verso la Nigeria, dove però trovò posto solo a Makoko.

Negli anni la "Venezia Nera della Nigeria" si espanse sempre più sul mare con le sue baracche costruite su palafitte, strade fatte di canali, e mezzi di trasporto che sono imbarcazioni a remi fatte di legno intagliato.

Gli abitanti di Makoko sopravvivono grazie alla pesca e a piccoli commerci, soprattutto frutta e ortaggi. I loro bambini hanno ottenuto l'insegnamento del francese nelle scuole di Lagos. Per uno straniero entrare a Makoko è impossibile se non si è in amicizia con i loro abitanti e in contatto con le autorità del luogo.

Nel luglio 2012, da un giorno all'altro, le autorità nigeriane hanno ordinato di smantellare e di distruggere Makoko si dice per motivi di ordine pubblico, igiene e sicurezza, ma si pensa per motivi di contrasti politici con il vicino Benin (insomma una vendetta politica) lasciando così senza casa e senza lavoro decine di migliaia di persone, e intere famiglie.

All'ordine di distruggere Makoko seguirono settimane di scontri tra gli abitanti "sfrattati" dalle loro case e la polizia di Lagos che provocarono anche vittime.

Attualmente Makoko "sopravvive" decisamente più ridimensionato di prima del 2012, anche se le autorità di Lagos potrebbero continuare la distruzione di Makoko in ogni momento per riqualificare la zona, che è vista come privilegiata dal punto di vista turistico data la sua posizione sul lungomare. A "frenare" la completa distruzione di Makoko è stata in questi anni l'estrema instabilità politica che vive la Nigeria.

(Maris)


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