Samburu People
Samburu
Girl
“I Samburu” sono un
gruppo etnico africano “nilotico”
diffuso nel distretto di Samburu, nel Kenya centro-settentrionale.
Parlano la lingua samburu, appartenente al gruppo delle lingue maa come
quella dei Masai, con cui sono strettamente imparentati (circa il 95% dei vocaboli delle lingue samburu
e masai coincidono). Come i Masai, sono pastori
semi-nomadi, allevano zebù, pecore, capre e cammelli.
Recentemente hanno iniziato a coltivare mais, patate e sorgo. A
differenza dei Masai, si nutrono anche di cacciagione.
Gran parte
del popolo Samburu si trova all’interno di un’area
protetta del Kenya e che porta il loro nome (Samburu
National Reserve). Un’area che si
trova poco a nord dell’equatore.
Il nome Samburu è di origine Masai
e deriva dalla parola samburr,
che indica una borsa di pelle che i Samburu portano sempre con loro. I
Samburu si riferiscono a sé stessi come Lokop (o Loikop), che potrebbe
significare "padroni della terra".
Non è chiaro in quale epoca i
Samburu siano diventati un'etnia distinta, ma quasi
certamente ciò avvenne in epoca coloniale. I viaggiatori
europei del XIX secolo chiamavano i Samburu "Burkineji"
(popolo delle capre bianche),
ma non è chiaro quali fossero all'epoca i legami con altri
gruppi della zona. Alcuni Samburu sono discendenti dei Masai di
Laikipia, che furono sterminati dell'Ottocento. Altri sono di origine
Rendille, Turkana e Borana.
La struttura sociale, suddivisa
per classi di età, appare un eccellente esempio di
gerontocrazia anche se il contatto con la cultura occidentale sta
sgretolando l'importanza degli anziani. La
poligamia è consentita e diffusa presso i
Samburu. Un insediamento Samburu (detto
nkang o engang o manyatta) può consistere di
una sola famiglia, costituita da un uomo e dalle sue mogli. Ogni moglie
costruisce la propria casa con materiali trovati in loco, come bastoni,
fango e sterco di mucca. Insediamenti
più grandi ospitano in genere fino due o tre famiglie.
Solo gli insediamenti rituali (lorora)
arrivano a dimensioni molto più grandi (20 o più famiglie).
I villaggi samburu sorgono in genere sulla
cima delle colline. Le donne si decorano il collo con
vistose collane fatte di perline colorate cucite sul cuoio (come i Masai) ma anche di peli di
coda di elefante. Portano braccialetti di rame, ottone o alluminio
sulle braccia e sulle caviglie. Particolare rispetto viene attribuito
ai lkunono, ovvero i
fabbri, professione che in genere viene abbracciata e coltivata da una
intera famiglia, e la cui arte della lavorazione del ferro trasmessa da
una generazione all’altra.
Samburu
People, accensione del fuoco